Un forno industriale donato alla missione di Biagio Conte
PALERMO – Un forno industriale per cucinare e preparare i cibi coltivati dalla piccola comunità di poco più di 40 persone in situazione di fragilità sociale, italiane e straniere, che vivono nella struttura dell’ ex-istituto Pignatelli Florio di cui è proprietaria la curia arcivescovile di Palermo. All’interno della struttura viene ospitata una delle comunità collegate alla Missione Speranza e Carità del missionario laico Biagio Conte. A donare il forno, per un valore di 5 mila euro, è stata la comunità parrocchiale di della chiesa Mater Misericordiae che ha raccolto anche un’offerta economica che andrà a sostegno della cifra che la Missione sta raccogliendo per riacquistare i capannoni dell’ex fonderia Basile, dopo la rinuncia degli imprenditori che l’avevano comprata all’asta. Ieri mattina, durante il festeggiamento dell’anniversario della dedicazione della parrocchia, a concelebrare insieme al parroco è stato p. Pino, il sacerdote vicino da sempre a Biagio Conte. Per l’occasione era presente pure fratel Biagio che, ringraziando per la donazione, ha voluto dare una testimonianza forte della sua storia e della nascita delle comunità che complessivamente oggi accolgono oltre mille persone, tra uomini e donne, italiane e straniere.
“L’idea di donare, uscendo dal nostro circondario, è nata proprio, riflettendo su quale atto concreto potesse collegarsi maggiormente al giubileo della misericordia – dice Vittorio Alfisi, referente Caritas della parrocchia Mater Misericordiae -. Abbiamo voluto dare, infatti, con questa scelta di comune accordo con il parroco p. Luciano Fricano, un gesto concreto di vicinanza ad una comunità non molto distante da noi che ha più bisogno. Visitando la comunità di Villa Pignatelli e parlando con i responsabili, ci siamo accorti, infatti, che tra le cose che mancavano c’era proprio un forno e così abbiamo pensato di donarlo. In cantiere abbiamo pure un’altra raccolta che prevede l’acquisto anche di una lavatrice industriale. Sono, sicuramente dei piccoli gesti che ci spronano ad aprire sempre di più all’esterno la nostra comunità parrocchiale per conoscere e rispondere ad altri bisogni forti di altre realtà”.
La comunità che vive nell’ex istituto Pignatelli-Florio dopo avere recuperato in parte la struttura, da tempo chiusa e vandalizzata, attualmente coltiva un vasto appezzamento di terreno circostante i cui prodotti agricoli vengono poi destinati al circuito interno della Missione Speranza e Carità.
Gli ospiti della comunità, infatti, arano, seminano e coltivano i prodotti della terra in una superficie di 10 ettari, adiacenti all’istituto Pignatelli – Florio di via Florio, che la Curia, ha concesso al centro di accoglienza per poter provvedere alle risorse primarie delle quali necessita. Risorse primarie che, nel tempo sono divenute, per il notevole numero degli accolti, sempre più dispendiose. Si tratta, quindi, di un traguardo importante che permette di fare fruire di cibi primari tutte le comunità che ospitano nei tre centri della Missione, complessivamente più di mille e duecento persone. Tra le altre donazioni, fatte nel tempo alla comunità, si ricordano quelle dell”assessorato regionale all’Agricoltura che ha messo a disposizione un trattore che permette di portare avanti i lavori del terreno e quello della guardia forestale di una trinciatrice per eliminare rovi, rami secchi e sterpaglie. (Agenzia Redattore Sociale)