Un fuoristrada carico di libri: la biblioteca itinerante della foresta amazzonica
PERU’ – Una biblioteca ambulante nella foresta amazzonica, foto d’autore in cambio di libri per realizzarla, messaggeri per i trasporti transoceanici e un fuoristrada carico di testi per veicolare la lettura da un villaggio all’altro. Il progetto si chiama “Parolamia”, è del fotografo Giovanni Marrozzini, parte da Fermo, sua città natale, e approda in Perù, ma è destinato a fare il giro del mondo. Con la Libreria Hoepli si stanno selezionando 150 testi: 120 in lingua spagnola per la comunità di Pichari-Perù e 30 in portoghese per la comunità di Sao Joao du Tupe-Manaus Brasile, destinati ai piccoli lettori della foresta.
La biblioteca itinerante interesserà il distretto di Pichari fornendo libri che saranno a disposizione di 2.844 bambini. Lo Stato peruviano ha creato diverse scuole nella zona ma per molti studenti che vivono nei villaggi più isolati, l’accesso allo studio resta un miraggio. Da qui l’idea: se i bambini non possono andare in biblioteca, sarà la biblioteca ad andare da loro con i fuoristrada. Giovanni Marrozzini ci spiega in che modo.
Come nasce “Parolamia”?
Credo alla fotografia come mezzo per raccontare storie. Ho sempre avuto il desiderio che i racconti nati dalle mie immagini potessero tradursi in parole. Tra i tanti sogni che mi sostengono ce n’è uno, il più bello, che dà al lavoro che faccio un’energia speciale: tramandare ai miei figli un universo di storie che li aiuti a orientarsi nella vita. Vorrei donare a Leone (6 anni) e Francesco (4 anni) una Biblioteca. Possiedo un grande archivio frutto di dieci anni di fotografia investiti in giro per il mondo e quello che voglio fare ora è barattarle: barattare racconti con racconti.
In che modo?
Propongo lo scambio di tre libri (letteratura, antropologia, storia…) con una delle mie fotografie. Chi è interessato a una mia fotografia (da me scelta) può averla acquistando tre volumi da una lista di libri corrispondente che pubblico mensilmente sul mio sito e sulla pagina FB del progetto. Acquistandoli, riceve in cambio una stampa fotografica (fine art) firmata e numerata (a tiratura limitata) insieme a una recensione scritta da una firma autorevole del mondo della fotografia o della letteratura. Hanno firmato le prime uscite Cesare Colombo, Giovanna Calvenzi, Renata Ferri, Gianni Farinetti, Angelo Ferracuti, Stefano Valenti e Massimo Raffaeli. Abbiamo già barattato 6 fotografie con 720 volumi.
Senza alcun passaggio di denaro
Sì, è solo un baratto. Ogni tre foto, i libri associati alla quarta li destino a progetti benefici. A luglio ho spedito i testi all’Ugi Onlus di Torino, l’associazione genitori di bambini malati di tumore per la quale ho contribuito a creare una piccola biblioteca inviando 120 volumi.
Poi a settembre c’è stato il viaggio in Perù
A settembre è iniziato il mio viaggio: navigare tutto il Rio delle Amazzoni dalla foce alla sorgente, dal Brasile al Perù passando attraverso la Colombia. 7 mila chilometri di avventure per raccontare i miti della creazione nelle popolazioni che vivono accanto al grande fiume. Una tappa è stata Pichari dove ho visitato la comunità indigena Ashaninka. Il contatto con le comunità indigene è stato intenso. Vivono in tribù, dopo essere sopravvissuti agli anni della gomma che hanno visto lo sterminio della loro gente. Oggi coltivano mandioca, cacao e vendono pesce. I bambini del distretto di Shinungari, nei pressi di Pichari, vanno a scuola, ma quelli dei villaggi limitrofi soffrono le conseguenze dell’isolamento a cui spesso ti condanna la foresta. Prima di ripartire ho parlato con uno dei responsabili del comune di Pichari, Carlitos, e gli ho proposto di creare una biblioteca itinerante per i bambini che vivono fuori. Ha risposto “E’ una bellissima idea, ma come facciamo?
Già, come è organizzata la distribuzione dei libri?
C’è un programma statale che prevede visite periodiche in questi luoghi per soddisfare le esigenze primarie delle comunità: ci sono dottori ma anche artisti, musicisti e personaggi della cultura che periodicamente affrontano il viaggio nella foresta amazzonia per visitare i villaggi. I nostri libri saranno veicolati attraverso queste “spedizioni”: 20 testi per ognuna delle 5 comunità che a giro si passeranno i volumi sempre attraverso i fuoristrada. Con cadenza mensile.
E per inviare i libri dall’Italia?
Quando la burocrazia e i costi di spedizione sono esagerati, come in questo caso, cercheremo dei “messaggeri”: turisti-volontari che partono per quelle zone e portano con sé due valige di libri. In cambio gli paghiamo parte del viaggio. Abbiamo già raccolto la prima adesione.
Non solo Perù
Sì, l’obiettivo del progetto è estendere l’iniziativa in differenti luoghi sia in Italia che all’estero. Nel futuro mi piacerebbe viaggiare sempre con uno scrittore e lasciare, come segno tangibile della visita, una piccola biblioteca. Con i miei scatti porto via qualcosa per raccontare e lascio altrettanto a chi resta. Sapere che le mie immagini hanno preso vita in un altro posto per un altro motivo significa dare un senso ulteriore al mio lavoro. La foto che baratterò in questo mese di dicembre è quella di una bambina africana non vedente che si sforza di leggere un libro in braille, realizzata nel 2006 in Etiopia: un’immagine che adesso può diventare simbolo di riscatto per tutti i bambini che non hanno accesso alla lettura in un altro Paese. (Redattore Sociale)