“Una casa per la nostra compagna rom”: i bimbi delle elementari scrivono a Pisapia
MILANO – I compagni di scuola di Elyson, una delle bambine del campo rom di via Idro a Milano, scrivono al sindaco Giuliano Pisapia. Chiedono una sola cosa: che non sgomberi le famiglie che ci abitano da oltre 20 anni fino a quando non si trova una casa per Elyson e gli altri bambini rom vicino alla scuola. “Gentile signor sindaco – si legge nella lettera dei bambini della 3A della scuola elementare Russo Pimentel (e pubblicata sulla pagina Facebook ‘Via Idro, che fare?’) -, vorremmo parlarle del problema di una bambina, Elyson. Elyson è una nostra compagna che vive nel campo di via Idro. Là ha la sua casa, i suoi cagnolini, Nebbia e Fiocco, e un grande pino che suo nonno aveva piantato quando si erano stabiliti lì, più di 25 anni fa. Prima delle vacanze la maestra ci ha chiesto cosa desideravamo per Natale. Ognuno di noi ha detto cosa aveva scritto nella letterina a Babbo Natale, ma poi Elyson si è messa a piangere e così abbiamo saputo che lei stava passando un brutto Natale perché doveva abbandonare la sua casetta e andare a vivere in un container“.
“Noi abbiamo capito che un container è una specie di grande scatola di metallo…ma Elyson non è una bambola che può stare in una scatola! Elyson è una compagna gentile, generosa, sempre sorridente e amichevole. Fin dalla prima è diventata la compagna preferita di Christopher, un nostro compagno speciale che non parla, ma che sta volentieri con lei. E quindi se Elyson se ne va, come potrà fare Christopher a stare con noi senza il suo aiuto? Anche lui soffrirà tantissimo! La nostra classe è come un puzzle: ogni tanto si ingrandisce perché si uniscono nuove tessere, ma se ne perdiamo una, il puzzle non potrà più essere completo”.
“Abbiamo imparato che nessuno può vivere da solo e allora uniamo le nostre forze e le nostre voci per chiederle di lasciare Elyson e gli altri bambini del campo nelle loro case almeno finché non ce ne sarà un’altra pronta, ma vicina alla scuola, in modo che Elyson possa continuare a crescere con noi. Signor sindaco ci aiuti, per favore, a mantenere unito il puzzle della nostra classe. I compagni di Elyson“. (Redattore Sociale)