Verzino ricorda Federico Bisceglia, magistrato della Terra dei Fuochi morto un anno fa
CROTONE – Un uomo perbene che lottava per un Paese pulito. In tutti sensi. Indagava sul traffico di rifiuti che uccide uomini, donne e bambini nella famigerata Terra dei Fuochi, in Campania. Voleva far luce sulle responsabilità di chi da anni avvelena luoghi e persone, districandosi negli intrecci tra politica, camorra, istituzioni. Chi lo ha conosciuto, ammette che lo sapeva fare, il suo lavoro.
A un anno dalla sua tragica scomparsa, Federico Bisceglia, magistrato della Procura di Napoli, originario di Verzino, piccolo centro della provincia di Crotone, sarà ricordato dalla sua gente. L’Amministrazione comunale ha organizzato una giornata commemorativa in occasione del primo anniversario della morte. L’appuntamento è per domenica 28 febbraio a partire dalle ore 10 in piazza Campo. Dopo i saluti del sindaco, Franco Parise, ci si sposterà in corteo verso la Chiesa Madre, dove sarà celebrata una messa commemorativa.
Nell’iniziativa saranno coinvolti anche i giovani delle scuole: 9 ragazzi indosseranno t-shirt e impugneranno cartelloni sui quali saranno riportati gli aggettivi che meglio descrivono il magistrato e i valori in cui credeva. Un concittadino illustre, al quale il Comune di Verzino intitolerà anche una piazza in prossimità della casa di famiglia (casa del nonno paterno, di cui lo stesso portava nome e cognome). “Per onorare la memoria di un magistrato di origine verzinese, che si è distinto per coraggio, integrità morale e professionale nella difesa e nel rispetto dell’ambiente” si legge nelle motivazioni dell’Amministrazione Comunale.
Bisceglia è deceduto a soli 42 anni in un incidente stradale sull’autostrada Salerno Reggio-Calabria, che per molti presenta ancora lati oscuri da chiarire.
Un uomo legatissimo alla Calabria, tanto che nel testamento aveva disposto la sua sepoltura nella sua Verzino. Ed è proprio al cimitero di Verzino che si concluderà la giornata commemorativa con la deposizione di una corona di fiori nella cappella di famiglia dove risposano le spoglie del magistrato.
Francesca Caiazzo