Videogiochi? Non più “roba da maschi”: 1 milione di donne gamer
L’Osservatorio Italiano Esports ha elaborato dati statistici circa la distribuzione e l’uso dei videogiochi nel nostro paese: ne è emerso che in Italia vi sono un totale di cinque milioni di gamers, di cui il 24% donne (corrispondenti a 1,2 milioni) e il restante 76% uomini.
Il mercato dei videogiochi si è evoluto molto nel corso degli ultimi decenni: se alla fine degli anni ’90 questo era dominato soprattutto da giochi arcade, calcistici e picchiaduro, oggi la situazione è cambiata radicalmente, con l’arrivo di nuove proposte innovative, come i giochi di ruolo (GDR) online, e grafiche migliorate. Il cambiamento del mercato e la diffusione dei videogiochi ha fatto avvicinare al settore anche tantissime donne.
Chi sono i videogiocatori (e le videogiocatrici) italiani
L’Osservatorio Italiano Esports ha elaborato dati statistici circa la distribuzione e l’uso dei videogiochi nel nostro paese: ne è emerso che in Italia vi sono un totale di cinque milioni di gamers, di cui il 24% donne (corrispondenti a 1,2 milioni) e il restante 76% uomini.
Le fasce d’età coinvolte in questo fenomeno sono molto diverse tra loro: se da una parte l’età delle donne che amano i videogiochi va dai 18 ai 24 anni, quella degli uomini fa un salto di circa dieci anni più avanti, arrivando fino ai 34 anni. Attualmente i videogiochi più giocati sono Fortnite e FIFA 23, che ha ottenuto vendite record e pare diventerà il capitolo di maggior successo della saga.
Il boom del gaming, in Italia e nel mondo: a cosa è dovuto
Il settore del gaming, in generale, sta crescendo esponenzialmente, registrando ogni anno percentuali di giocatori e di soldi investiti sempre più alte: si parla di 2,7 miliardi di giocatori al mondo, e dei ricavi per le case produttrici di diverse decine di miliardi di dollari. I motivi che hanno portato a questo successo del mondo videoludico sono molteplici.
Innanzitutto, sono state via via introdotte sempre più innovazioni in termini di incentivi di gioco da proporre agli utenti, che prima non esistevano: anche se non esiste una regola generale su come mantenere i giocatori motivati, elementi come i premi di gioco nei videogame d’azione e d’avventura (che possono consistere in vite, punti oppure oggetti potenti da usare), ricompense come lo sblocco di livelli successivi negli sparatutto come Call of Duty, o anche i bonus offerti dai casinò online come 888casino, aiutano a rendere l’esperienza molto più soddisfacente per i videogiocatori.
Impossibile non citare anche le grafiche migliorate, oggi iperrealistiche ed estremamente belle da vedere. La gran parte dei giochi creati negli ultimi anni (si pensi a The Last of Us 2 e Cyberpunk, o prima ancora a Red Dead Redemption 2) hanno raggiunto qualità eccezionali, e questo è sicuramente uno dei motivi che ha portato molte persone a iniziare (o continuare) a giocare.
Anche la diffusione delle sessioni di gioco streaming ha avuto un ruolo nella crescita del gaming in tutto il mondo: l’avvento di piattaforme di streaming come Twitch ha portato molti utenti ad assistere a sessioni di gioco live, e questo ha contribuito a creare nuovi giocatori.
Un ultimo fattore decisivo è stato il Covid 19, che ha portato la popolazione mondiale a passare intere giornate reclusa in casa. Non a caso nel 2020, infatti, il mercato dei videogiochi ha segnato un profitto di 175 miliardi di dollari.
Grazie alla crescente accessibilità e allo sviluppo di videogiochi e piattaforme adatte a tutti, il mercato dei videogame è destinato a crescere e diffondersi ancora di più. Le nuove tecnologie e lo sviluppo della realtà aumentata porteranno questo settore a livelli mai visti prima.