Volontari italiani in missione nel sud del Vietnam
Missione italiana in Vietnam per la ‘Interethnos Interplast Italy Onlus‘: l’associazione di volontariato per la chirurgia plastica ricostruttiva ha svolto per due settimane un intenso lavoro a Bien Hoa, nella provincia meridionale di Dong Nai, in collaborazione con l’ospedale generale e le autorità locali, con il sostegno delle aziende italiane Datalogic Scanning Vietnam e Pacorini Vietnam. L’iniziativa, organizzata dal consolato generale italiano di Ho Chi Minh, era rivolta alla cura di persone affette da malformazioni cutanee e patologie trattabili con interventi ricostruttivi, come malformazioni della mano, del palato, delle labbra e gravi esiti cicatriziali da ustioni: 133 i pazienti visitati e 77 le operazioni chirurgiche effettuate.
Il gruppo di operatori italiani, coordinato da Giovanni Liguori e dal presidente di Interethnos Interplast Italy, Paolo Morselli, era composto da 7 chirurghi, 3 anestesisti e 2 paramedici volontari. L’associazione vanta una lunga esperienza in 25 anni di attività con 53 missioni e 7mila interventi chirurgici nel mondo.
Nel corso della missione è stato anche organizzato un seminario di formazione e aggiornamento sulle tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva rivolto al personale medico dell’ospedale ospitante e a giovani specializzandi.
La missione è “un ulteriore positivo esempio di un partenariato, quello tra Italia e Vietnam, capace di rinnovarsi e adattarsi alle sfide e agli obiettivi di oggi, senza perdere quello spirito di vicinanza e condivisione che da sempre la caratterizza”, ha commentato il console generale a Ho Chi Minh, Carlotta Colli, durante una conferenza stampa alla presenza del direttore del dipartimento della Salute, Huynh Minh Hoan, e del vice direttore del dipartimento degli Affari Esteri della Provincia di Dong Nai, Nguyen Viet Thang. “La nuova rafforzata collaborazione con le province del sud del Vietnam, avviata con l’apertura del consolato generale di Ho Chi Minh nel 2014 – ha aggiunto – si nutre del comune impegno per un incremento dell’interscambio commerciale e degli investimenti ma anche per il rafforzamento della collaborazione culturale e di iniziative come questa, con una significativa dimensione di scambio scientifico”. (esteri.it)