Zuccaro: “Interesse mafia su accoglienza”
ROMA – “C’è una massa di denaro destinata all’accoglienza dei migranti che attira gli interessi delle organizzazioni mafiose e dico questo sulla base di alcune risultanze investigative”. A sottolinearlo è il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, ascoltato ieri in audizione alla Commissione Antimafia della Camera. Il procuratore ha aggiunto che “è sbagliato ritenere che la mafia operi dovunque, perché così rischiamo di aumentare l’aurea di onnipotenza”.
Entrando nel merito della polemica sui salvataggi in mare, scaturita anche dalla sue accuse alle organizzazioni umanitarie Zuccaro ha ricordato l’episodio di qualche giorno fa, costato la vita a un migrante. “A Catania il 5 maggio sono arrivate quasi 500 persone e una salma: un giovane ucciso sul barcone, poco prima di essere tratto in salvo, da un trafficante che si era reso conto di esser stato avvistato da un aereo e aveva ordinato a tutte le persone sul barcone di togliersi il cappello. Al rifiuto del ragazzo, un trafficante ha sparato a freddo – ha detto -. Il nostro obiettivo non sono le ong ma i trafficanti. Credo che se al posto di una nave privata ci fosse stata un’unità della nostra polizia giudiziaria, ora avremmo assicurato alla giustizia chi ha sparato a quel ragazzo. Chiedo un’azione più incisiva verso i trafficanti, autori di violenze inaudite e del tutto gratuite”.
Il procuratore di Catania ha poi spiegato che l’interesse del suo ufficio si concentra, in particolare, sulla “tratta delle persone, delle donne e dei minori provenienti dalla regione subsahariana: solo nel 2016 abbiamo arrestato 30 persone per questo odioso crimine, di cui dodici nell’ottobre 2016 – aggiunge -. “Un’organizzazione opera tra Libia, Ghana e Nigeria- spiega Zuccaro- i minori vengono trasferiti principalmente dalla Nigeria alla Libia per iniziativa del gruppo criminale o su richiesta del committente che opera in Italia e che generalmente e’ straniero, nigeriano. Le persone vengono imbarcate e fatte arrivare in continente, durante il viaggio subiscono angherie e vessazioni efferate, violenze sessuali, umiliazioni, percosse, riti esoterici tipo voodoo per piegarle alle loro volontà, e poi le donne vengono immesse nel mondo della prostituzione, fin quando non ripagano il costo del loro viaggio e possono diventare a loro volta sfruttatrici di altre vittime”. (Agenzia Redattore Sociale)